La rinoplastica è l’intervento che corregge i difetti della forma o delle dimensioni del naso.
Quando, oltre al difetto estetico, coesiste una difficoltà respiratoria si esegue, durante lo stesso intervento oltre che la rinoplastica, anche la settoplastica ovvero la chirurgia estetica del setto nasale.
Nella rinoplastica è importante valutare la forma del nuovo naso nel contesto del viso per evitare risultati innaturali e poco estetici. Le incisioni vengono effettuate nella mucosa (parte interna del naso), rendendo le cicatrici invisibili, solo in rari casi viene effettuata un’incisione cutanea esterna sulla collumella (la parte del naso che confina con il labbro).
L’anestesia
L’intervento di rinoplastica viene condotto in anestesia generale ed è prudente e consigliabile il ricovero di almeno 24 ore.
Prescrizioni
Cosa fare prima dell’intervento di rinoplastica: due settimane prima devono essere sospesi i farmaci contenenti acido acetilsalicilico (es: Aspirina, Cemerit, Vivin C, ecc…) e gli antinfiammatori. Sono richiesti gli esami del sangue principali oltre alle prove della coagulabilità, l’elettrocardiogramma e la radiografia del torace. Documentazione fotografica in almeno quattro proiezioni (i due profili, di fronte, dal basso e durante il sorriso).
Valutazione pre-operatoria
Non esiste un naso standard valido per ogni volto, la correzione progettata deve inserirsi nel contesto del volto e nelle proporzioni in esso presenti. Il nuovo profilo deve tener conto dei desideri del paziente, ma soprattutto della struttura anatomica e delle dimensioni della fronte e del mento (profiloplastica). Il programma operatorio si basa sull’osservazione diretta e sulle variazioni grafiche eseguite direttamente sulle fotografie a stampa o mediante programmi computerizzati. Ciò permette al chirurgo estetico di valutare l’entità della correzione ed i punti più importanti ed al paziente di valutare l’ipotesi di lavoro basata su le reali possibilità correttive. Un altro elemento importante nella valutazione pre-operatoria della rinoplastica è lo spessore della pelle soprattutto a livello della punta del naso, una pelle spessa in questa sede non consente di ottenere una punta sottile per quanto il chirurgo si impegni.
Tecnica Operatoria
Per l’intervento di rinosettoplastica è giusto distinguere due differenti tecniche operatorie, quella definita chiusa e quella definita aperta.
La tecnica chiusa è preferita, dove tutte le incisioni sono all’interno delle narici. L’intervento si effettua modificando le strutture solide del naso, l’impalcatura osteo cartillaginea, modificando appunto queste, il mantello cutaneo si “aduegua” al risultato generale desiderato. E’ giusto distinguere due strutture su cui si può intervenire: il dorso e la punta. Per correggere il dorso (nella maggior parte dei casi) è necessario asportare il gibbo (gobba), rimuovendo l’eccesso di osso e cartilagine che lo costituiscono, a nostro avviso la rimozione deve essere “morbida”, a vantaggio di un risultato più naturale possibile. Per la punta bisogna intervenire sulle due strutture che costituiscono le narici: le cartilagini alari. Si procede modellandole per rimuovere l’eventuale eccesso (se presente), oppure con adeguati accorgimenti ,si può intervenire sulla proiezione (lunghezza del naso), diminuendola o aumentandola.La tecnica chiusa non residua cicatrici esterne visibili e una volta rimosso il gesso, dopo circa una settimana, a parte il naturale gonfiore e eventali echimosi non lascia tracce dell’intervento.
La tecnica aperta si effettua incidendo la struttura in mezzo alle due narici (columella) ribaltando il mantello cutaneo e mettendo alla luce le strutture ossee e cartilaginee, in particolare della punta.La tecnica aperta comunque residua in una piccola cicatrice sulla columella e i punti devono essere rimossi dopo una settimana, la cicatrice tende con il tempo a scomparire.
Il post-operatorio
Cosa fare dopo l’intervento di rinoplastica: Nei primi giorni il naso è gonfio, e può sussistere un gonfiore palpebrale. Le ecchimosi scompaiono dopo 8/10 giorni. La piena attività lavorativa può riprendere dopo circa 10 giorni dall’intervento. Se non vi sono incisioni esterne non occorre rimuovere i punti di sutura. Dopo la rimozione della contenzione e ei medicamenti il naso si sgonfia gradualmente e ciò avviene più rapidamente per la parte superiore e più lentamente per la punta, che può impiegare fino a sei mesi o più prima di assumere il risultato definitivo. Talvolta potrebbe essere necessario infiltrare localmente farmaci antiinfiammatori ed effettuare specifici massaggi con azione linfodrenante. Dopo l’intervento è opportuno non esporre l’area interessata ad ultravioletti (niente sole, né lampade) per almeno 1 mese.
Costi di un intervento di rinosettoplastica
I costi di un intervento di rinoplastica possono variare a seconda di ogni caso specifico.
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